Appunti e notizie sul territorio di Arma e Taggia - Antichi Pittori

Cap. 1

Cap. 2

Cap. 3

Cap. 4

Cap. 5

Cap. 6

Cap. 7

Cap. 8

Cap. 9

Pittori

P. Caminata e R. Fassolo

Da un atto del notaro Giov. Velio di Triora in data del 20 Agosto 1522 risulta che gli uomini di Andagna riuniti nella chiesa di S. Bernardo per assistere alla messa solenne, deliberarono per invito del preposito di Triora di impiegare alcune somme provenienti da elemosine e legati per far costrurre unius magestate de qua indiget ecclesie Sancti Martini e di tassarsi personalmente per aggiungere a quella somma quanto potesse ancora occorrere all'uopo. Furono incaricati di tutto ciò, e si riunirono nella Chiesa di S. Martino i massari di questa chiesa, quelli di S. Bernardo, di S. Benedetto, il priore della Confraria, il priore dei battuti ed altri, e convennero con Pietro Caminata di Genova e con Raffaellino de faxoa de papia habitator genue pintores, i quali promisero di fare e dipingere dictam magestate sancti martini sub designo dato nella quale fossero otto figure, cioè: nel mezzo S. Martino, da un lato S. Giacomo, dall'altro S. Giovanni Battista, sopra la Madonna, da un lato S. Antonio, e dall'altro santa Caterina, in cima S. Lucia e S. Agata; nello scabello alcuni fatti della vita di S. Martino.
Il prezzo convenuto per tale lavoro era di scudi 30, e cioè, 15 al principio del lavoro, gli altri 15 alla festa di S. Michele del p. v. anno. Con atto del 24 agosto (not. Antonio Gastardo) i predetti pittori dichiararono aver ricevuto intanto scudi cinque dei convenuti.
Il quadro di cui è questione in questi atti, esiste tuttora nella chiesa di S. Martino in Andagna e trovasi in buono stato di conservazione. E siccome per ristorare quella chiesa si desidera di venderlo, sarebbe bene che venisse acquistato per essere esposto in qualche pubblica Pinacoteca di Genova o di Milano, e quindi più facilmente visibile dagli amatori o studiosi d'arte.

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