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Appunti e notizie sul territorio di Arma e Taggia - Antichi Pittori


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Francesco di Pavia, socio del Brea

Il priore del Convento di Taggia, stipulava il 19 febbraio 1483 un atto con Franciscus de papia pictor habitator Janue, e costui prometteva facere construere et fabricare et intagliare lignamine unam magestatem pro dicta ecclesia latitudinis parmorum duodecim et altitudinis parmorum sexdecim inclusa bancheta inferiore, di legno d'albare, con dieci campi, cioè cinque inferiori e cinque superiori, col campo medio di palmi quattro in un sol pezzo, coi suoi intagli come nel disegno esistente presso il priore. Siccome non si parla di piture crediamo si tratti qui solo del lavoro materiale.
Item promisit dictus magister franciscus ita facere et curare quod magister lodixius brea de nicia socius suus veniet pro faciend. dict. magestat. in illo modo q. melius se se componere poterit... e nel caso che il detto Lodisio non fosse venuto, il detto Francesco si obbligava a far lui stesso quell'opera.
L'Alizeri fa conoscere che due erano i pittori di tal nome, cioè Francesco Ferrari di Bartolomeo, di Pavia, e Francesco Grosso di Giannino, di Verzate.
L'atto suindicato si riferisce al quadro di. N. S. della Misericordia e agli altri due laterali che ora si trovano nel coro di S. Domenico.
Allo stesso quadro si riferisce il testamento di Gian Giacomo Pasqua, in data del 21 gennaio 1484:
Item legavit dicto conventu ducatos triginta octo pro complement. ducatos quinquaginta convertendos et expendendos in magestate capele corj iam incepte...
Da un registro del notaro G. Porro risulta che il 10 febbraio 1484 Lodisio Brea ricevette lire 60 dal Vicario del convento in soluptione magestatis pro eis fiende pro heredibus q. Johannis Pasque exbursata per filium dicti q. Jo: nomine fratrum... e ricevette scudi cinque per Fabiano Asdente da Francesco Pastorello. Di più: m. lodixius brea et eius frater promiserunt francisco pasturelo indemnem conservare a fideiusione per eum prestita versus heredes q. Johannis pasque et fratres conventus... Questo è l'unico atto che accerti la supposta esistenza d'un fratello di Ludovico.
Da un atto del notaro A. Cagnacci risulta che il 13 giugno 1485 i massari e officiali di S. Sebastiano incaricarono Lodovico Brea di fabricare et facere ac depingere magestat... altaris S. Sebastiani... altitudinis parmor. undecim computato scabello et latitud. parmor. novem, con San Sebastiano in mezzo ed altre figure attorno, in numero di almeno ventuna, e ciò pel prezzo di lire duecento. Tal quadro più non esiste, si sa però che 30 anni fa fu venduta una tavola (di circa m. 1,70 per 0,70) rappresentante S. Sebastiano.



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